Sebastian Vettel – Ormai è tardi. Per fare il fenomeno. Quest’anno ha buttato al vento varie occasioni, soprattutto in Turchia quando commise un errore perdendo la testa della corsa (finì terzo) e a Singapore, quando poteva tranquillamente arrivare secondo ed invece un problema nella corsia box lo ha fatto scivolare quarto. Con 7 punti n più ora Button sarebbe stato a tiro, senza considerare i mille problemi avuti al propulsore che lo hanno penalizzato in altri GP.
Purtroppo con i se e con i ma non si vincono i mondiali e l’unica cosa che può fare ora Sebastian è attaccare e basta; gli sta riuscendo bene per ora, probabilmente otterrà risultati simili anche nelle ultime due gare ma il grosso punto di domanda è: riuscirà il suo motore (l’ultimo che gli è rimasto) a sostenere altri due GP? Comunque sia, il più forte tra quelli che si giocano il mondiale rimane lui.
Jarno Trulli – Canto del cigno? In Giappone Jarno sfodera una gara d’altri tempi, riuscendo a balzare davanti ad Hamilton grazie a un ritmo che definire da qualifica è poco.
La Toyota è una squadra in netto ridimensionamento e le sue prestazioni oscure non hanno permesso ai piloti di realizzare costantemente buoni risultati; per questo per il prossimo anno tutto è in discussione, anche Jarno.
Sarebbe meglio forse per Jarno riuscire a trovare un team che possa portarlo in vetta, ma ormai sembra tardi.
Lewis Hamilton – Beffato. Da un grande Jarno Trulli. E’ incredibile notare come guidi sciolto su una pista che non conosceva affatto e oltretutto una delle più difficili del mondiale. Dimostra che la classe non è acqua ma non è abbastanza e nonostante una McLaren migliorata tantissimo deve accontentarsi del gradino più basso del podio.
Questo risultato serve tanto alla squadra che sta recuperando tanti punti alla Ferrari e rischia di arrivare terza nel mondiale costruttori; poco importante per la gloria, molto per il portafogli.
Kimi Raikkonen – Costante. A parte Singapore, conferma il trend positivo in fatto di punti mondiali; conferma pure che da quando Massa non c’è, lui è l’unico a portare fieno in cascina Ferrari.
Semmai la rossa riuscirà ad arrivare terza nel campionato costruttori sarà solo merito di Kimi visto che la monoposto non viene sviluppata da mesi e mesi.
Viene aiutato dalle squalifiche in griglia e imposta una gara che, se avesse avuto gomme morbide fin dall’inizio, poteva rivelarsi ancor più positiva. 2010 in McLaren?
Nico Rosberg – Graziato. Ci sono dubbi sulla regolarità della sua manovra sotto safety car, quando recupera tanti secondi sugli avversari; i commissari lo graziano e lui conquista l’ennesimo buon piazzamento disintegrando ancora una volta il compagno di team.
Nico è cresciuto ed ora lo aspettiamo nel 2010 all’esame Brawn GP; con un top team dimostrerà di che pasta è fatto fino in fondo.
Rubens Barrichello – Inesistente. Non bastano questi risultati per aspirare al mondiale; i punti da recuperare a Jenson Button ora sono 14 in due gare e, se anche in Brasile riuscisse a vincere, non è detto che il compagno perda cosi tanti punti. Gli errori e le sfortune della prima parte di stagione ora pesano tantissimo e oramai a Rubens non rimane altro che pensare ad un pre-pensionamento in Williams nel 2010.
Ma non si sa mai..
Jenson Button – Troppo cauto? Anche in questo GP raccoglie un punticino prezioso; il suo rivale in casa è sott’occhio, mentre quello in Red bull sta recuperando a spron battuto.
Ora deve tirare fuori i denti per attaccare e portare a casa almeno 6 punti che gli garantirebbero il titolo e secondo me riuscirà a vincere.
Per poi ricadere nell’anonimato, dove in verità è sempre stato.
Giancarlo Fisichella – Delusione. Per ora il bilancio è in negativo; il pilota chiamato per lavare l’onta degli ultimi posti ottenuti da Badoer con la Ferrari non ha portato a casa i risultati sperati.
Si pensava potesse arrivare costantemente in zona punti e invece Giancarlo ha timbrato ZERO per tre gare consecutive.
Nelle ultime due deve assolutamente aiutare Kimi a salvare il terzo posto nel mondiale costruttori altrimenti (a parte la vittoria di Raikkonen a Spa), la stagione verrebbe classificata sotto la voce disastro.
Formula 1 – Movimentata. Ancora una volta molto probabilmente il titolo si assegnerà all’ultima gara; un caso? Non lo sappiamo ma oramai non dovremmo più stupirci di niente visto i poteri forti che tirano i fili del circus.
Detto questo è positivo notare come ancora i piloti facciano la differenza ogni tanto, soprattutto quando le difficoltà aumentano; la dimostrazione è data dai tanti incidenti dei cosiddetti piloti-new generation, abituati a correre in tracciati con vie di fuga grandi come aeroporti.
Ci vuole un gran talento non solo per andare forte, ma anche per non finire a muro.
E in un circuito difficile come Suzuka non è un caso che abbia vinto Vettel.
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